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Shooting Silvio
Sottotitolo: «Che? Volevi rifare Taxi Driver e non ci sei riuscito?»
Svelato il motivo della cancellazione del film Shooting Silvio dal palinsesto di Sky Cinema. È brutto, molto brutto.
S’era detto delle pressioni del PdL di Berlusconi sulla televisione di Murdoch, ma credere a tale diceria sembra puro delirio.
Il film di Berardo Carboni, candidato come Film Meglio all’ultima edizione dei Maccio Capatonda Awards, mette al centro Giovanni Crea (Federico Rosati) detto Kurtz. E questo è chiaro fin dall’inizio. Che lo pseudonimo sia Kurtz, dico, come il personaggio di Apocalypse Now. Per fugare ogni dubbio, i personaggi lo ripetono allo sfinimento, dagli amici intimi alla portinaia, dall’edicolante ai cugini di terzo grado emigrati negli Stati Uniti.
Ehi, egli è Giovanni, ma si fa chiamare Kurtz. Sì, come il personaggio di Apocalypse Now. Cazzo, ma non conosci Apocalypse Now? Te lo meriti, il Salone Margherita!
Giovanni Crea Kurtz è un ventottene straricco che, rimasto orfano, si trasferisce da San Severo a Roma e ha un’ossessione: Silvio Berlusconi. Marlon Brando Kurtz organizza una festa per convincere gli invitati a scrivere, con Giovanni Muciaccia lui, un libro dal titolo Shooting Silvio, inventario di modi in cui eliminare il presdelcons per antonomasia. Lui. La musica finisce, gli amici lo prendono per pazzo e se ne vanno.
Ma il pupazzo Uan Kurtz non è boia (in verità, gli piacerebbe parecchio) e non molla. Finirà per isolarsi, tutti finiranno per osservarlo con l’espressione di chi ascolta Giuliano Ferrara riabilitare Roberto Benigni. Nonostante ciò, troverà alleati più o meno consapevoli (tra cui una colpevole immigrata!) affinché lo aiutino a raggiungere il suo scopo.
Shooting Kurtz Silvio è un film discutibile soprattutto sul piano formale: recitazione à la René Ferretti (se non sapete chi è René Ferretti, ve lo meritate sul serio, il Salone Margherita!), abuso della dissolvenza incrociata, dialoghi da Mediometraggio Girato Tra Amici In Preda Alla Noia Di Un Pomeriggio Di Mezza Estate.
Ottima la fotografia.
27.04.2009 14 Commenti Feed Stampa
14 Commenti
Commenta… e ora che hanno chiuso in anticipo la trasmissione del Bagaglino, neanche il Salone Margherita ci meritiamo più…
Per caso anche la fotografia è smarmellata? Se così fosse sarebbe puro capolavoro.
eh non ci sono più le colonne sonore di una volta
ps quello lì nella foto somiglia pure a quel picio del nongiovane, mioddio!
Un po’ di tempo fa, lessi questo romanzo. Il film è tratto da lì? No, perché il libro non mi sembrò brutto.
La recitazione à la René Ferretti merita da sola a visione del film :)
(Una fan di Boris)
Tra l’altro Haber è passato dai film di pieraccioni a shooting silvio, come dire toccare il fondo e scavare col cucchiaio
Mannaggia a me e a quando non scrivo le cose! Daniela mi ha anticipato sulla questione nongiovane ma l’autore di questo post potrà confermare che L’HO DETTO PRIMA IO!
Sauro, ma con questo titolo? Non era “Chi ha ucciso Silvio Berlusconi”?
Confermo quanto detto da Edo sulla questione nongiovane, ma non vorrei scatenare dissidi con Daniela :P
Eh, Velenero, ‘na tragedia.
Arco, no, la fotografia non è smarmellata, peccato.
AngoloNero, ci fosse stato il momento à la Lars Von Trier, sarebbe stata l’apoteosi del cinema contemporaneo.
Sauro, sai che non lo so e che ho rimosso tutto a partire dai titoli di testa del film? Mi informo.
SdL, perché infierire su Haber? Cattivo. :P
Edo: il titolo, anzi, il TITULO, era proprio “l’omicidio Berlusconi”. Se su tale tema sono fiorite così tante opere, gente come Bonaiuti o Cicchitto deve farsi qualche domanda, credo.
Se le fa e si risponde che loro sono l’Italia che ama che contrasta l’Italia che odia.
a me il film è piaciuto molto…forse c’era bisogno di questo film e di non sentirne parlare per tastare certa censura…come diceva stallone in demolition man : ci vuole un pazzo per arrestare un pazzo.YO
Renè. Se tu mi dai l’ok, io qui ti apro tutto e con le luci siamo apposto per oggi.