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I difetti degli aspiranti scrittori, parte II: le “D” eufoniche della morte
Eccoci alla seconda parte di questa serie di post su quelli che – ovviamente a parer mio – sono i difetti più facili da incontrare quando si legge il testo di uno scrittore alle prime armi, o semplicemente all’oscuro di certe regole editoriali.
Insomma, se scrivete così si capirà subito che non arrivate proprio da una lunga carriera editoriale, e certa gente non vedrà l’ora di dirvi che tutti vostri libri fanno schifo, senza possibilità di scampo o di appello.
E senza – ovviamente – nemmeno leggerli. ^^
I difetti degli aspiranti scrittori 2: le “d” eufoniche della morte:
Un classico errore che in realtà errore non è ma a cui vi toccherà fare comunque attenzione se vi aspettate di lavorare come scrittore (lavorare nel senso che qualcuno dovrebbe darvi addirittura dei soldi per leggere quello che scrivete).
Volete dare un aspetto professionale al vostro lavoro? E allora, mannaggia alla miseria: le volete cancellare ‘ste benedette d eufoniche, visto che tutti gli editori del mondo si sono fissati che non vanno messe?
Non ci sono se, ma, però o perché: se cercate un editore, dovete smettere di inserire le “d” al posto sbagliato. E non gliene frega niente a nessuno se gli editori sono stupidi e il posto sbagliato sarebbe in realtà giusto: se volete fare l’architetto disegnate quello che piace al committente. Se volete fare il medico curate i disturbi che i pazienti lamentano, e se volete fare lo scrittore togliete le d che gli editori non vogliono (e di cui i lettori nemmeno si accorgono)!
Per chi cadesse dalle nuvole:
Se scrivete ad andare, ed era, od ontoiatra e compagnia bella allora va tutto bene, perché la d viene interposta tra due vocali identiche.
Se invece scrivete ed io, ad essere, od alisca o altri accostamenti analoghi allora non va tutto bene per niente: in nessun libro edito in italia dal 1980 a oggi trovate una d tra due vocali spaiate.
Certi editori arrivano a inventarsi che non si scrive ad esempio ma per esempio, così l’autoimposta regola della vocale è sempre rispettata. Ovviamente questa cosa molti aspiranti scrittori non la sanno, tanto che qualcuno ha addirittura l’ardire di seguire le regole dell’Accademia della Crusca (secondo la quale la d eufonica può starci anche con le vocali spaiate).
Purtroppo al giorno d’oggi nessuno vi chiede di scrivere in Italiano, bensì in editorialese, che è un linguaggio un po’ diverso. Per cui le cose sono due: o volete passare la vita a lamentarvi che il mondo corrotto non accetta la vostra arte fino a precipitare in un triste turbinio di mestizia e acredine (e no, non l’ho fatta più pesante di quello che accade in realtà ^^) oppure volete che la vostra arte venga letta anche con la pesante mutilazione della “D” eufonica, e spendete questi benedetti dieci minuti a rivedere il vostro testo col comando Trova/Sostituisci.
Io alla fine le d incriminate le ho tolte, e nessuno capirà mai il vero significato di quello che si cela nel profondo della mia anima.
Anche se, a dire il vero, potrebbe non essere tutto questo svantaggio.
22.04.2009 9 Commenti Feed Stampa
9 Commenti
Commentaseconda parte regole editoriali.
lunga carriera editoriale, fanno schifo, nemmeno leggerli.
I difetti degli aspiranti scrittori 2: le “d” eufoniche della morte: errore non è addirittura dei soldi mannaggia alla miseria: non vanno messe al posto sbagliato.
i pazienti lamentano, le d cadesse dalle nuvole: od ontoiatra a tutto bene la d per niente tra due vocali spaiate.
non la sanno, in editorialese sono due: mestizia e acredine pesante mutilazione le ho tolte tutto questo svantaggio.
“Non ci sono sé, ma, però o perché”: è evidente che lo fai per il LOAL.
loal
Wow, che commenti significativi! Il “sé” è sfuggito a troppe riletture, capita: ora mi toccherà andare in galera. :(
Simone
Ma che è, un concorso a chi trova più errori in un testo sugli errori degli scrittori? Fighissimo!
Eccone uno nell’indirizzo della pagina: “i difetti degli aspiranto scrittori”. L’autore intendeva forse “Esperanto”?
Un suggerimento per la parte III:
“I grassetti della Maremma impestata”.
sono tutti errori di copypasta dal suo libro sugli errori che È STATO PUBBLICATO.
sup dawg, i herd u like mistakes, so i put some mistakes in a book ‘bout mistakes so u can make mistakes readin’ my book ‘bout mistakes u could make if u don’t read my book on popular miswriting mistakes.
Gli indirizzi li genera wordpress in automatico, mica li decido io! Fosse per me ci metterei tutte parole chiave oscene, e decuplicherei le visite al mio blog. Non sono sicuro che mi convenga decuplicare i commenti, però ^^.
Il grassetto l’ho copiato dai vecchi numeri di Topolino (non so se lo usino ancora) e insieme agli spazi tra i paragrafi serve a non accecare i lettori che leggono a schermo. Io un blocco di testo continuo non riesco a leggerlo, non so voi.
Poi ringrazio Maddie: questi articoli in particolare non sono nel libro (penso che l’editore mi avrebbe ucciso) ma come dici tu è comunque un testo sulla scrittura. C’è anche una parte su come affrontare certe critiche e i commenti online… adesso quasi quasi me la rileggo ^^.
Simone
[…] torniamo ad Archimede, personaggio amato od odiato (essi, io uso le eufoniche…), ha iniziato la sua avventura nel quarto episodio “La Scintilla“, per poi […]
Non capisco se è un articolo serio se è tutto uno scherzo…