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Nuovo rinnovato luminoso ampliato del 20%
Ossequi, Signore e Signori. E’ finito il restauro. Un caloroso benvenuto al nuovo, rinnovato, luminosissimo, signorile, ristrutturatissimo, ampia metratura, finiture di buon livello Cabaret Bisanzio, che la benevolenza del Sultano ci permette di riaprire dopo due mesi di silenzio. Due mesi in cui abbiamo ripensato la grafica, abbiamo invitato nuovi autori, e in cui, grazie al decreto Berlusconi, abbiamo ampliato il blog del 20%.
Prendete posto, prego. Il bar si trova dietro quella porta laggiù e offre ogni genere di delicatezza, mentre i bagni (turchi) sono in fondo a destra, come tutti i bagni che si rispettino.
Attendiamo che i nuovi cabarettisti abbiano finito di indossare il costume di scena. Poi daremo il via allo show. Uno show moderno e multicolore dove si ride tanto e a tratti ci si commuove. Ma che emozione: eccoli sfilare sul palco. Il Presidente onorario, cavalier Marcello Stacchia portato in trionfo dai suoi autori di punta, Rossano Fiunda e Luciano Steregoni. I vecchissimi: Edo Grandinetti, Nicolò La Rocca, Antonio Pagliaro, Elisabetta Rubicone, Sauro Sandroni. I vecchi: Ludovica Anselmo, Bruno Ballardini, Leonardo Bianchi, Elisa Bolchi, Benny Calasanzio, Francesca Mazzucato, Filippo Staderini. E infine i nuovi, ancora un po’ intimiditi: il temuto recensore Enzo Baranelli, il maestro Luigi Bernardi, Antonio Bonventre, Diderot, Micol, Simone Maria Navarra, Rael e Alice Scolamacchia.
Scriveranno di letture, satire, società, suoni, visioni. Scriveranno finzioni. Pubblicheranno vignette, bysanzini e giudizi universali. Come raccomandato dalla critica, Cabaret Bisanzio avrà sempre una sguardo obliquo e non farà ironie perché l’ironia non si usa più.
Questo luminoso magazine vi intratterrà, noi siamo generosi. Noi digeriamo senza succhi gastrici, mangiamo senza masticare, dormiamo senza chiudere gli occhi, copuliamo ed è solo ginnastica.
Venite Signore e Signori, su e giù, su e giù. Venite, dimenticherete i mali passati e le apprensioni. Massacratevi di allegria, forza!
Cabaret Bisanzio! E se qualcuno dopo un po’ chiederà: “Ma di cosa stiamo parlando?”, nessuno gli risponderà
21.03.2009 2 Commenti Condividi Feed Stampa
2 Commenti
CommentaSiete mancati a me e al mio lettore di feed… Che diventa inutile, la nuova grafica merita visite dirette.
Ad majora!
Amici…o perlomeno “Amici su Facebook”…
…la maggior parte di noi ha vissuto abbastanza a lungo per capire che la vita non è facile e che la favola che ci raccontavano da piccoli è da tempo a corto di principi e lieti fini…
Siamo nati e cresciuti bambini in un mondo che credevamo migliore, non perfetto magari, ma perfezionato si’ rispetto a quello dei nostri nonni.
Decenni di sviluppo,di “progresso e di performance” ,strillavano le pubblicità, avevano assicurato ed avrebbero continuato a farlo, salute ,benessere, felicità per tutti…rido !
Che la giustizia non fosse di questo mondo me lo avevano spiegato,che guerre e carestie non le avessero inventate oggi anche,che mafie e politica vadano a bracceto pure…
Ma aver scoperto giorno dopo giorno che il marcio non “c’è” più solo in Danimarca,che non è in gioco solo il presente e che in nome del dio denaro stiamo sacrificando le nostre idee,il futuro del nostro pianeta e di chi verrà dopo di noi è stato come una doccia fredda.La classica goccia che ha fatto traboccare il solito vaso…
…”fatti non foste per viver como bruti ma per seguir virtute et conoscentia”…
Per anni questa frase mi ha tormentato,diviso,fatto riflettere.
Può esserci vero progresso ?!? L’uomo è in grado di gestire l’immenso potere che curiosità,intellegenza e scienza gli hanno donato ?!? O la naturale pulsione verso la soddisfazione dei bisogni primari ci rende solo dei burattini in mano al nostro “superIO”, alla nostra primordiale animalità !?!?
Non ho una vera risposta…da anni la domanda impera ancora sovrana e sola dentro di me.
Ma di una cosa sono certo.
L’uomo da solo ha paura e si vergogna…
…paura di osare…vergogna di credere…
Osare è rischiare…è cambiare… e cambiare fà sempre paura.
Credere,esporre le proprie idee ci mette a nudo,ci espone ad un giudizio, ci costringe a prendere posizione in una società opportunistica,corrotta,clientelare dove la mediazione ed il compromesso sono alla base di tutto.Dove la paura di venir giudicati ed etichettati evidenzia la debolezza delle nostre,tremebonde,confuse,vaghe convinzioni.
Molto più semplice e molto più comodo è seguire il gregge ed il pastore di turno e lasciarci rassicurare,proteggere,guidare…
..forse verso un mondo migliore…di sicuro complici di meschini,agghiaccianti,mortali interessi.
Non temete…non sono nè impazzito nè in odor di santità…
…mi sono solo reso conto che finalmente,forse per la prima volta nella storia umana, abbiamo tra le mani uno strumento potentissimo che molti,troppi,credono ancora solo un giocattolo.
Si..proprio il nostro amato-odiato faccialibro.
Milioni di persone a portata di mano, o meglio,scusatemi,di clic…Milioni di teste che pensano…Milioni di voci…Milioni di idee da sostenere od affossare quasi fossimo tornati Cesari nel Colosseo…
Usiamolo…Osiamo…saltiamo con convinzione sul carro delle idee migliori,seguiamo il nostro cuore e la nostra coscienza.
Torniamo bambini,sogniamo e riaprendo gli occhi cancelliamo con un colpo di spugna tutto ciò che non ci piace.
Uniti..lo dice anche qualcuno più importante del sottoscritto…CE LA POSSIMO FARE…