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Il manuale delle belle parole
Ieri tutto ti sembrava incantevole nonostante le tue scarpe ancora invernali ma non sei riuscito a dire niente di meglio di che bello? Avresti voluto dire qualcosa di più largo, qualcosa che facesse pensare a chi ti ascoltava –mio dio come è intelligente, come lo amo, adesso gli pago la cena?
Noi abbiamo quello che fa per te: il manuale delle belle parole.
Ti capita mai di non stare affatto in forma, di avvertire qualcosa tipo un’aria grassa tutt’intorno a te e tu, di sentirti un solitario e polveroso cencio? Noi abbiamo quello che fa per te: le belle parole.
E’ infatti in quel momento lì che è necessario sfoderare un lessico adeguato, un frasario da battaglia, qualcosa di totalmente incomprensibile da non consentire repliche ed allo stesso tempo di incredibilmente bello da lasciare stupefatti.
Le belle parole ti servono: cose come nugolo, batticuore, sciame (parole demo) e _ti assicuriamo_sembrerà che tu stia dicendo cose strepitose ed intelligenti il che, ovviamente, è falso ma in questo modo avrai incantato il tuo interlocutore tremulo, avrai spalmato tutto il tuo eloquio addosso a lui e non ti sentirai mai più uno sfigato.
Vedrai che effettone! Le belle parole non tradiscono mai, non si inceppano e van via lisce come l’olio a snodare tutti i nodi di una conversazione un po’ stanca. Le belle parole abbindolano, soprattutto le persone sensibili, quelle che credono nel teatro o che aderiscono ad una qualche associazione artistico-sperimental-ricreativo. Diventa bravo con le belle parole, ordina oggi stesso il nostro manuale, esercitati da solo davanti allo specchio o in casa con i tuoi parenti, incantali, toccagli quel vuoto scherno, e loro già al sentire vuoto scherno saranno mezzi stesi, di’ loro che tu racconti di certi misteri di certe misteriose bellezze, di’ alla tua ragazza sei sghemba parli allo scrosto e poi baciala e senza fare nessuna fatica _nessuno sforzo_ sarai un vincente.
Il mondo è pieno di persone sensibili che hanno bisogno delle tue belle parole. Le belle parole son facili da usare; una volta che le avrai imparate con il nostro manuale, poi faranno tutto da sole; infatti le belle parole non si devono appoggiare su nessun tipo di contenuto, potrai infilarle in una qualunque frase a cazzo e renderla affascinante, misteriosa, seducente; usa le belle parole e loro staranno su da sole, appollaiate sul trespolo della loro estetica, scarnificheranno il nervo scoperto del tuo palpitante interlocutore.
Nel manuale troverai tutte le belle parole suddivise comodamente per argomento, location e scopo. NON PERDERE TEMPO!!! ORDINA OGGI STESSO IL MANUALE DELLE BELLE PAROLE al prezzo promozionale di 250,00 euro.
Il Manuale delle belle parole partecipa all’iniziativa PP (Precariato Prudente). Parte del ricavato sarà devoluto per l’acquisto di torroncini di Sulmona da distribuire nelle amministrazioni comunali convenzionate.
17.07.2008 13 Commenti Feed Stampa
13 Commenti
Commenta“nugolo, batticuore, sciame”
Non sottovaluterei nemmeno upupa, subaru, coacervo, glande e Aleppo.
gentile sig. pettinelli, non è che con la demo ci diciamo i cavalli di battaglia eh.
che faccio? posso considerare il suo intervento quale ordine?
Io quasi quasi lo prendo. Proprio l’altro giorno ho preso un libro di Giuseppe Genna, secondo me il manuale può essere utile per capirci qualcosa.
Maaa non è per caso che Giuseppe Genna ci legge, vero?
allora, ricapitolando:
@n. 1 ordine (per silenzio-assenzo)del sig.pettinelli
@n.1 ordine del sig. sandroni(il suo lo qualifico come comportamento concludente)
@n.1 ordine del sig. genna (accettazione de relato) e così avremo la certezza che il sig.genna ci legge.
cordiali saluti
Che meraviglia!
Nel mio ambiente si fa largo uso di “belle parole” come “episteme” e “paradigmatico”. Fanno subito intellettuale incompreso (e incomprensibile).
Una copia anche per me, grazie.
sig.ra bolchi mi complimento per la sua scelta. non se ne pentirà.
bene. ho tirato su 1000 euro puliti. il precariato (il mio) è sconfitto.
grasie.
Ennò, cara la mia signorina. Io non compro un bel niente che di belle parole ne so già tante.
Senta qua: glabro, oloferne, guazzabuglio, sassari, rodomonte, uccellatore, idrovia, gutturale, sanscrito, merovingi, calafatare, ascesi.
E mi fermo qui. Mi dica lei se uno con questo bagaglio abbisogna del suo testo.
abbisogna ha detto eh? vò a glossare il manuale.
Un titolo per tutti da inserire nel manualetto: “I paralipomeni della batriacomiomachia” di Giacomino Leopardi.
Ah! La batriacomiomachia!
glosso, glosso. (scordatevi i diritti di glossa).
Giovanotto,
adesso gliela dico io una bella parola: VERGONIA!
Cordialmente,
Cav. Marcello Stacchia
mi vergonio, ha ragione son sordida e profittatrice. ma son anche a la page che al giorno d’oggi van così le cose.
saluti