Cabaret Bisanzio, laboratorio di finzioni > Zibaldone > Morte di un blogger navigatore
Morte di un blogger navigatore
ROMA. Il blogger che teneva il blog aprire il fuoco è stato trovato morto in circostanze metaforiche.
Insospettiti dall’assenza di nuovi post e dal fatto che non rispondesse più alle mail, alcuni provider hanno chiamato la polizia. La polizia ha forzato il firewall del suo pc e si è trovata davanti una scena raccapricciante: il corpo di un blogger sulla trentina, biondo, occhi azzurri, corporatura robusta, che giaceva a terra riverso in una pozza di libri. Il blogger viveva da solo nel suo portatile, che è stato immediatamente posto sotto sequestro dagli uomini del RIS di Parma. Secondo le prime indiscrezioni non ci sarebbero segni di infrazione sulla mascherina del log-in, e le password sarebbero state trovate al solito posto sotto lo zerbino. Quindi, molto probabilmente il blogger conosceva il suo aggressore e gli ha aperto il blog senza timore. Le indagini procedono a trecentosessanta gradi, “senza escludere nessuna pista” come ha dichiarato il sostituto procuratore Alan Touring. Nel frattempo sono stati ascoltati per tutta la notte altri blogger con cui la vittima intratteneva svogliati rapporti epistolari e dagli interrogatori è venuto fuori che il blogger negli ultimi tempi aveva sviluppato una sfiducia totale nella rete e nella parola scritta e orale e petanto andava ripetendo di continuo di non avere nulla da dire tantomeno da scrivere. Tuttavia, nonostante i sintomi inequivocabili di una crisi depressiva incipiente, l’ipotesi del suicidio sembrerebbe da scartare. Sulla scena del crimine è stato trovato fastweb aperto su pulsatilla, e il cadavere che stringeva in mano l’ultimo libro di Scurati (Una storia romantica) aperto a pag 457. Due dettagli che hanno destato l’attezione degli inquirenti: dalla perizia incrociata sulla cronologia e sui gusti letterari della vittima è risultato infatti che MAI nella vita il blogger aveva visitato quel sito né letto una pagina di quell’autore. Ciò parrebbe avvalorare l’ipotesi di un goffo tentativo di simulazione del suicidio messo in atto dal presunto assassino.
Dai primi rilievi del RIS emergerebbe una ricostruzione – ancora tutta da verificare – delle ultime ore di vita della vittima inquietante nella sua banalità. Dopo aver scaricato la posta, il blogger, come tutte le mattine, sarebbe uscito da gmail, per fare un giro su Nazione Indiana. Lì avrebbe avuto un diverbio con uno sconosciuto sull’ultimo post di Cristhian Raimo e se ne sarebbe andato sbattendo il forum. Poi il blogger è stato visto gironzolare su IBS curiosando tra i commenti dei lettori senza avere niente da dire né da comprare. Da alcuni cookies lasciati qua è là, pare che il blogger sia andato a fare la spesa su Lime Wire, dove alcuni testimoni giurano di averlo visto scaricare alcune vecchie canzoni di Vasco Rossi. Poi c’è un buco di alcune ore nella ricostruzione, infatti dopo aver lasciato la piattaforma P2P il nostro ricompare solo alcune ore più tardi su You Porn, in cerca di alcuni celebri filmati di Bukkake giapponesi. E’ proprio la pista del delitto a sfondo sessuale-passionale che gli inquirenti starebbero valutando in queste ultime ore, anche se alcune fonti vicine alla procura fanno filtrare l’indiscrezione che dai primi esami non sembrerebbero esserci segni di violenza sessuale sul corpo del blogger. Verranno sentiti nelle prossime ore anche alcuni colleghi del blogger, ma per avere un quadro più preciso, si attendono i risultati dell’autopsia.
1.11.2007 11 Commenti Feed Stampa
11 Commenti
CommentaVorrei colmare il vuoto temporale che sta tra Lime Wire e YouPorn: la vittima era con me su RedTube, ma ce ne siamo andati dopo qualche minuto perchè (è una vergogna) non avevano filmati con i cavalli. Esigo che sia messo a verbale.
Secondo me è stato un suicidio. Aprire il fuoco mi aveva raccontato di essere in procinto di pubblicare un romanzo nella famigerata collana 24/7 di Rizzoli e che a spingerlo alla disperazione era stata l’ansia con cui attendeva le recensioni di colui che ha postato il commento precedente… Mi ha confessato, in lacrime, d’essersi spinto perfino ad accompagnarlo a puttane (non si sa, però, chi pagasse) per acquisirne la benevolenza, ma nonostante tutto non si sentiva al riparo dalla nota vena stroncatoria del Sandroni.
@ Sandroni Sì hai ragione, è proprio una vergonia (come direbbe il cavaliere), l’unica cosa che ho trovato su RedTube è il filmato di un tedesco che leccava un termosifone.
@ Orazio. Io sapevo che alla fine il conto l’aveva pagato Pagliaro…
Il mio confidente, egregio capitano C.C. Zino Brini, mi ha confidato che il suddetto blogger deteneva, senza permesso, sotto il suo pc portatile santino non vidimato, cioè senza bollo, raffigurante il ben noto cav.Stacchia + ricevuta di versamento postale a nome Lulu.
Da cui si dedurrebbe una sua voglia inequivocabile di pubblicare presso esimi editori, con i quali forse intratteneva rapporti ambigui, se non delittuosi.
Giovanotti…
si insinua forse?
Io questo siniore non lo conoscevo affatto!
Già devo rinunciare a talmente tante belle cose da fare (perchè il tempo vola, tra un capolavoro da pubblicare ed una commemorazione del Conchia) figuriamoci se ho energie da dedicare a mitomani che vanno in giro con mie foto autografate… cosa credete che fosse il solo?
VERGONIA!!!
Cordialmente,
Cav. Marcello Stacchia
http://files.splinder.com/3373ee5f7a32195f03905d8c535c0ca7.gif
^___________^
Posso solo dire che se un giorno dovessi morire (bloggeristicamente parlando) voglio che la notizia la dia Filippo Bologna. E’ un grande.
Laura
I morti sono tutti santi…
;-)
Filippo, prepara il coccodrillo.
La redazione.
Ce l’ha Sandroni nel cassetto della scrivania. Non vedeva l’ora che morissi per poter essere il più ganzo…
Ne resterà solo uno (non io, tra l’altro).