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Blogorama – Nazione Indiana
[Blogorama, prima inchiesta di Cabaret Bisanzio sulla lit-blogsfera, analizzerà i maggiori lit-blog italiani dal punto di vista tecnico, guardando la grafica, l’accessibilità, l’organizzazione. Naturalmente, tutti i blog recensiti riceveranno un voto, segnalato con le classiche stelline da uno a cinque].
Enjoy.
Nazione Indiana – versione 2.0
Quando si parla di lit-blog multiautore, iniziare con Nazione Indiana è d’uopo.
Visto che siamo di fronte a un blog in WordPress, ammetto subito che ha tutte le mie simpatie. Tra le varie piattaforme Php per realizzare blog, WordPress è fuori da ogni dubbio la migliore. Versatile, ricca di temi e plug-in, userfriendlyssma. Cabaret Bisanzio è in WordPress.
Il tema scelto da Nazione Indiana è LetterHead, di Robin Hastings, versione minimalista del classico tema Kubrick. Quindi, grafica scarna, pochi fronzoli e tanta leggibilità, grazie anche alla scelta del font Verdana, ideale per lettura su monitor, e di un semplice bianco e nero per i testi. I titoli sono in Garamond (o comunque un font con grazie). Il tema è accessibile, come consueto per un tema WordPress.
Nella testata (tecnicamente header), la scritta Nazione Indiana è accompagnata dall’ottimo logotipo di Giuseppe Genna (logotipo che è anche favicon del sito). Domina ancora la bicromia, con effetti semplici, essenziali, diretti.
La personalizzazione del tema è però ridotta al minimo indispensabile. Se si esclude la barra laterale (sidebar), con le varie arie tematiche, pagine, link, organizzazione e aspetto del tema originale rimangono praticamente invariati. Ho confrontato, infatti, Nazione Indiana con Un piccolo blues, del nostro Sauro Sandroni. I link, per esempio, hanno lo stesso colore, con variazioni blu/azzurro. Sinceramente, avrei visto meglio una scala di grigi.
Di default le impostazioni dei post, con i vari Read the rest of this entry », posted in categoria on giorno by autore, Leave a Reply, etc. Il codice php è rimasto intatto.
L’utilizzo della voce posted by, oltre a segnalare una certa pigrizia nell’intaccare il codice originale del tema, esprime una precisa scelta redazionale. Chi lavora per Nazione Indiana è innanzitutto un poster, addetto a caricare testi, e in seconda battuta un autore. Non sempre l’autore di un post di Nazione Indiana fa parte della redazione. In questo caso, alla voce posted by troviamo chi ha messo su il post, mentre l’autore viene segnalato nel post stesso, con un classico “di Tizio” in grassetto. Scelta, questa, a cui dobbiamo piccole ridondanze, come i vari posted by giannibiondillo e poi, nel post, “di Gianni Biondillo“.
Sempre rimanendo in tema di post, non mi piace questa soluzione grafica.
Non è sempre così, ma qui un a capo per l’autore è l’ideale.
E ancora soluzioni come quella trovata qui, con un tremendo “da
http://www.italianoleggio.it”. Da evitare assolutamente. “da Italia Noleggio“, questa è la formula corretta.
Inoltre, Nazione Indiana ha il difetto tipico dei temi Kubrick: finiti su un singolo post, per navigare bisogna tornare in home page. La barra laterale sparisce. Procedimento sconsigliato, anche perché Nazione Indiana non ha un tasto “home”, né una barra di navigazione orizzontale in alternativa. Per tornare alla pagina principale è necessario cliccare sull’immagine di testata. Una soluzione che trovo macchinosa.
Come visto, quindi, la navigazione è affidata interamente alla barra laterale. Lì sono link e aree tematiche.
Alla voce “A proposito di noi” troviamo Bacheca, Chi siamo, Contatti, Iscriviti, Netiquette, Nota legale, Problemi e soluzioni. Mancano le pagine dedicate ai profili degli autori. Ma vista la quantità di firme che il blog vanta, e i vari cambi di redazione, credo sia un’assenza giustificata.
Le categorie funzionano come rubriche. Non segnalano argomenti precisi o parole chiave, ma generiche aree tematiche, mentre i link sono suddivisi in gruppi (Gomorra e dintorni, il progetto Razzismi Quotidiani, Letture, Passaggi, Segnalazioni).
Ci sono poi tre voci sparse, come Incisioni, la poco chiara default e la perennemente vuota Eventi.
In alto, un plug-in ci segnala gli Articoli recenti, e poco più giù troviamo la curiosa Macchina del tempo. Nazione Indiana un anno prima, in pratica. Mancano gli ultimi commenti, ma, con la quantità di commenti che Nazione Indiana riceve, l’utilità del plug-in sparirebbe in pochi minuti.
Presente la funzione cerca, così come gli archivi dei post (con menu a tendina).
Difetti di carattere informatico, ne ho notati pochi. Giusto qualche saltuaria disfunzione delle ricerche (tipica dei CMS in php).
Navigando con Internet Explorer, però, capita che la barra laterale finisca in fondo al blog (succede con post dal titolo troppo lungo). Il problema è che i temi WordPress sono spesso testati per Firefox. Ma Internet Explorer, nonostante i passi da gigante di Firefox, rimane il browser più utilizzato. Purtroppo i fogli di stile non sono universali, e vanno testati con tutti i browser. Internet Explorer è il più ostico. Conosco bene questo problema, visto che l’abbiamo avuto anche su Cabaret Bisanzio. L’ho risolto riducendo di 10 pixel la larghezza della barra laterale, tipico margine di errore del browser Windows.
Complessivamente, Nazione Indiana è un blog altamente leggibile, con rare sbavature e qualche difetto di navigazione, ma comunque semplice, accessibile, ordinato.
Voto: 3/5
Il foglio di stile di Nazione Indiana è qui.
Le recensioni di Cabaret Bisanzio hanno anche banner e antipixel. Potete trovarli a questo questo link.
11.07.2007 85 Commenti Feed Stampa
85 Commenti
Commenta[…] Grandinetti recensisce su Cabaret Bisanzio la grafica, l’accessibilità e l’organizzazione tecnica di Nazione Indiana. […]
E questa sarebbe un’analisi tecnica? complimenti per il vostro grado di arretratezza. Cmq chi si accontenta gode!
luminamenti, attendiamo che ci illumini tu. Spiegaci cosa non va, grazie.
Comprati un pacco di libri di informatica aggiornati e studia. Se hai difficoltà scrivimi che ti mando la bibliografia (se vuoi essere illuminato)
luminamenti, questi commenti non significano nulla. Se qualcosa non va, spiegala qui. Se ci sono libri che dobbiamo leggere, elencali qui. Se non lo fai, devo supporre che non sai di cosa stai parlando.
Mi accodo a Luminamenti e sottoscrivo: sarebbe una recensione? Su che, sui fogli di stile base? Vabbe’, chi si contenta continuerà ad accontentarsi.
La cosa curiosa è che l’autore del post su NI, Iar Reister, trova “particolarmente acute e interessanti le sue critiche ed i punti di miglioramento che mette a fuoco, sia nell’organizzazione generale che nelle caratteristiche dei singoli post”.
A quanto pare Iannozzi e Luminamenti non trovano utile un’analisi della fruibilità del blog. Tipico atteggiamento di chi sottovaluta il medium.
un po’ me ne intendo perche’ ho lavorato per 4 anni in una societa’ di navigazione in rete e poi ho realizzato il sito web della scuola in cui lavoro (con i css ecc.).
Ho fatto un minimo test sull’accessibilita’ di NI (con Bobby http://webxact3.watchfire.com/ ) e in effetti ci sono pochi errori (come ad esempio il fatto che almeno le immagini importanti dovrebbero avere un testo alternativo che le spieghi…).
I link hanno tutti il loro title, il contrasto e’ buono, ecc. ecc.
Ho solo un dubbio – sempre per quanto riguarda l’accessibilita’ – che i LINK sono evidenziati da colore e ci si rende conto che sono link solo andandoci sopra con il mouse. Se invece li si evidenziasse con il sottolineato sarebbero molto piu’ acc. (anche se forse piu’ brutto).
Anch’io avevo notato l’assenza della barra laterale nelle pagine interne e un po’ mi aveva disturbato…
Ho notato infine che il SEARCH e’ solo per i TESTI dei Post e NON nei COMMENTI e questo e’ un peccato perche’ il blog vive molto anche su quelli. Ad esempio ho cercato “luminamenti” e mi e’ uscito solo un riferimento, perche’ compariva nel testo di un post. Invece vi assicuro che il lumina illumina e spazia ovunque in NI!! (senza offesa, lumina!!!)
buon lavoro
fem
altra cosa: mi piacerebbe che su NI fossero visibili (nella Home) anche i commenti piu’ recenti, come avviene qui, ad esempio
fem
bene, cari ‘bizantini’, così avete avuto anche voi l’onore di conoscerli. e che onore, visto che si sono subito presentati alla grande.
uno spassionato consiglio da lettrice e da amica: cercate di liberarvene.
saluti.
Caro Pagliaro, se tu sei contento così e ti sei dato tutte le risposte, per me va bene. Non vedo motivi per accettare certi toni. Ho espresso un giudizio. Per le analisi quando avrò tempo in base alle mie priorità. In quanto a Ferrigno dico solo che non sottovaluto il medium. Mi occupo di comunità web per le università e con gli americani da 12 anni. Avrei molto da dire e da raccontare.
La recensione che ho letto è pari a zero.
Ma sono poco interessato dal punto di vista strategico. Opero su altri canali.
@luminamenti
“Se tu sei contento così e ti sei dato tutte le risposte”
Non mi sono dato tutte le risposte, visto che ti ho domandato due volte cosa non va nella recensione. Tu continui a non rispondere. Naturalmente “La recensione che ho letto è pari a zero” non è una risposta, è uno slogan.
“Avrei molto da dire e da raccontare”
Siamo qui per ascoltarti. Prego.
@Francesca E. Magni: tu dici “Ho solo un dubbio – sempre per quanto riguarda l’accessibilita’ – che i LINK sono evidenziati da colore e ci si rende conto che sono link solo andandoci sopra con il mouse. Se invece li si evidenziasse con il sottolineato sarebbero molto piu’ acc. (anche se forse piu’ brutto).”
Chi ha bisogno di accessibilità, visualizza un sito senza i fogli di stile (css). In quel modo, i link appaiono sempre sottolineati.
Caro Pagliaro, tu non cerchi da me risposte. Se ti interessava realmente quello che avrei potuto dire, il tuo primo post sarebbe stato presentato in altro modo.
Dato il pregiudizio che ne emerge ti lascio non con uno slogan, ma con il giudizio sintetico (che volevo per ragioni di tempo rimandare a un’illustrazione piuttosto lunga, che mi avrebbe richiesto parecchio tempo. Sono lento)Ma ho cambiato idea. (Il motivo te l’ho detto) Non devo persuadere nessuno, mi esprimo come credo (civilmente) e quando lo desidero nella forma e con la profondità o sintesi che ritengo. Non devo proprio dimostrare il contenuto delle mie affermazioni (d’altra parte è noto come sono ampiamente generoso nell’esprimermi in lungo e in largo per spiegare e sostenere i miei giudizi). Dati i tuoi ricami non vedo perchè sprecare il mio tempo su qualcosa che mi coinvolgeva pochissimo. Chi mi conosce bene rifletterà. Chi no si chiuderà nella glorificazione del suo certo sapere e negli insulti che mi manderà volentieri.
P.S Per gli slogan basta leggere l’articolo pari a zero che è stato prodotto (con la notazione rilevante che Cabaret bisanzio è fatto con wordpress).
Luminamenti, sono io l’autore del post, parla pure con me. Dimmi cosa non va di questa analisi. Grazie.
Luminamenti,
non saro’ una cima in webdesign, ma leggendo il post di Edo non ho trovato particolari “arretratezze” o “incoerenze”.
Per quanto riguarda il “pacco di libri di informatica”, imo e’ come dire “pacco di libri di medicina”, o vai sui testi generici e non impari nulla, o vai su quelli specialistici ma impari bene solo una piccola parte trascurando il resto. Scrivi almeno quali libri dovrebbero leggere.
In sostanza, almeno potresti scrivere quali parti del post sotto accusa non ti aggradano…senza specificare perche’ :)
Altrimenti potevi anche astenerti dal primo commento.
In questa analisi? cosa non va? Non è un’analisi innanzitutto. Non c’è alcun esame sistematico di quel lit-blog che è N.I. 2.0: ci si è limitati a un molto elementare evidenziare quali font, css, favicon, links. Note tecniche che sono visibili a tutti, senza bisogno che Cabaret Bisanzio le pronunciasse con quella che indica come una recensione. Del lit-blog e di come esso funzioni, per post e quindi contenuti, della Redazione e della sua politica, ecc. ecc. ecc. non un accenno se non per quel ridicolo “posted by”, che è di servizio. Salutatemi Eva Risto.
ecco forse la cosa che criticherei di piu’ di questo post e’ il perseverare di Edo nel fare paragoni con Cabaret Bisanzio. Se devi scrivere una recensione di un blog/sito/portale rimani nel seminato, altrimenti sembra che ti stia facendo pubblicita’ sui difetti altrui, che potrebbe suscitare qualche antipatia si…
caro Giuseppe,
forse ti e’ sfuggita questa frase ad inizio post:
[Blogorama, prima inchiesta di Cabaret Bisanzio sulla lit-blogsfera, analizzerà i maggiori lit-blog italiani dal punto di vista *tecnico, guardando la grafica, l’accessibilità, l’organizzazione*. Naturalmente, tutti i blog recensiti riceveranno un voto, segnalato con le classiche stelline da uno a cinque]
niente che riguardi: post, redazione, contenuti o policy…mi sembra che abbiate preso una cantonata…
@Iannozzi
“Del lit-blog e di come esso funzioni, per post e quindi contenuti, della Redazione e della sua politica, ecc. ecc. ecc. non un accenno”
Giuseppe, lo scopo (dichiarato in apertura) è diverso: “Blogorama analizzerà i maggiori lit-blog italiani dal punto di vista tecnico, guardando la grafica, l’accessibilità, l’organizzazione”. Che c’entrano i contenuti, la redazione e la politica?
mi fa un po’ ridere tutta questa cosa di cercare i difetti e suggerire miglioramenti a un altro blog, tra l’altro seminale rispetto a questo. Direi che forse ognuno dovrebbe pensare alla pulizia della propria casa invece di scovare gli angoli di polvere in quelle degli altri.
Non sono un paladino della nazione indiana, tutt’altro, ma credo che non si possa pensare di fare un’analisi tecnica di qualcosa, quando di quel qualcosa si è praticamente ripreso lo spirito e più o meno l’obiettivo. e alle volte anche qualche idea di contenuto. un esempio terra-terra: magari il post “nuovo cinema tipiglioperilculo” poteva essere un po’ meno il calco della rubrica “nuovo cinema paraculo” tenuta da raimo su nazione indiana!
meglio guardare le crepe di casa propria prima di additare quelle delle case degli altri.
perché poi la domanda vera è: qual è lo scopo di tale analisi? Quella di dire “ah, guardate quanto siamo fichi che siamo riusciti a individuare l’imperfezione nel buco del culo di un blog? e poi: come si può pensare a un’analisi della lit-blogosfera da parte di un lit-blog? Non vi suona un po’ “conflitto d’interessi”? ma forse in questo paese a questo tipo di conflitto ci siamo abituati, e non ce ne stupiamo più…
rudolf,
anche per te valgono i commenti di cui sopra…
non e’ un’analisi dei contenuti ne tantomeno delle idee di un blog, ma semplicemente della grafica e dell’usabilita’.
Come ho gia’ detto il tono di paragone, a volte usato da Edo nel suo post, potrebbe sembrare antipatico, ma, conoscendolo personalmente da molti anni (purtroppo), so che non l’ha fatto con malizia.
Si dovrebbe prendere quel post come una lista di consigli per riuscire a migliorare il modo in cui Nazione Indiana si presenta, per fare autocritica, per valutare se quello che e’ stato scritto e’ veritiero/pertinente/accettabile. Invece ci si limita ad espandere l’orgoglio come la costellazione dei Cavalieri dello Zodiaco ed a rimanere sulle nostre posizioni (sbagliate) per sempre! Ed e’ anche per questo che il nostro paese rotola sempre piu’ in basso…
Dunque, Cabaret Bisanzio fa un’analisi tecnica di Nazione Indiana. Nazione Indiana trova “particolarmente acute e interessanti le critiche ed i punti di miglioramento che (Edo) mette a fuoco” e tenta di mandare i commentatori qui per dare idee e suggerimenti per “ristrutturare l’impaginazione e la grafica di Ni nei prossimi tempi”.
I commentatori arrivano e dicono che l’analisi fa schifo, che anche se non facesse schifo mica si può giudicare un blog seminale e che Sandroni copia Raimo (ma li avete letti?).
Però.
@matteo: grazie mille, imparo sempre qualcosa!
La recensione di NI mi sembra molto ben fatta, non capisco tutte queste polemiche.
Iannozzi invece di fare tanti commenti dovrebbe una volta per tutte cercare di eliminare quel maledetto cavallo di troia che il mio antivirus segnala ogni volta che cerco di collegarmi con il suo sito.
fem
Per quanto odiosi nella forma i vari luminamenti, ferrigno e compagnia hanno ragione. E’ una recensione abbastanza banale e lascia intendere che l’autore non sappia bene di cosa parla.
Tanto per cominciare Nazione Indiana NON è neanche lontanamente accessibile, come si può facilmente verificare anche con uno strumento automatico (ad esempio Cynthia). Gli errori che vengono evidenziati sono piuttosto grossolani: la mancanza di contenuto alternativo per le immagini e l’utilizzo di attributi chiaramente deprecati saltano subito all’occhio; inoltre manca un css dedicato per gli screen-reader e gli altri apparati assistivi per gli utenti con disabilità, così come manca la possibilità di cambiare la dimensione dei caratteri.
Il codice xHtml è pieno di errori nonostante il tema sia di un’essenzialità disarmante (il che, di per sé, è un bene), per verificarlo basta cliccare la dicitura “Valid XHTML” che nessuno si è curato di togliere.
Alla fine dei conti, Nazione Indiana altro non è che un’installazione standard di wordpress + un tema preconfezionato malamente modificato (visto che, in origine, LetterHead valida xHTML, seppure Transitional), non c’è molto spazio per una recensione “tecnica” del blog.
A parte le questioni squisitamente tecniche, la grafica scarna è un punto di forza ed è diventata un tratto distintivo che raccomanderei agli indiani di non cambiare. Una feature che, invece, manca e farebbe fare un passo in avanti notevole in termini di fruibilità è la suddivisione per autore degli articoli. Pensateci
ciao
hjk
Che un post come questo scateni polemiche è spassosissimo. A me pare un’analisi “tecnica” e di accessibilità, come da esplicita premessa, del tutto degna e comunque utile a chi farà la prossima grafica di NI.
Se a uno non interessano le analisi tecniche non è chiaro perché le debba commentare.
E quell’altro che “io ho fatto tre anni di militare a cuneo e non devo spiegare niente a nessuno”? Un genio. (Tra parentesi, 35 righe per dire che non dirà i motivi del suo giudizio… non bastavano per articolare un giudizio?).
@hjk “NON è neanche lontanamente accessibile” ma si tratta di errorini sulle immagini ecc. ecc: manca il longdesc (come dicevo prima) e la [D] che non sono cosi’ necessari se c’e’ l’alt…
Bobby dava solo un errore sulla priorita’ numero 1…
Il fatto di non poter ridimensionare il testo non mi risulta, io riesco a cambiarlo benissimo.
Diciamo che NON e’ completamente accessibile, ma con una giornata di lavoro (o meno) si mette a posto.
E poi non mi sembra che NI rientri nei siti che la legge Stanca obbliga ad essere accessibili. Onore e merito che comunque cerchi di esserlo. O no? :-))
fem
@frances
mah, io penso che l’accessibilità sia un valore in sé. uno non fa il sito accessibile perché la legge Stronca lo obbliga, lo fa perché un sito accessibile è meglio di uno non accessibile e perché, per l’appunto, un sito accessibile permette a più gente di fruire dei contenuti.
Per la questione del testo mi riferivo alla mancanza di link espliciti per ingrandire i caratteri, in più mancano gli accesskey e via discorrendo.
Non volevo essere spocchioso, è solo che in una “analisi dal punto di vista tecnico” uno si aspetta queste cose, non il garamond e il verdana…
cià
@ FRANCESCA
Che du par di palle che sei?
Ma non ti sei ancora seccata d’andare per la rete a dire ‘sta storia del piffero?
Sei la sola che ce l’ha il problema: non leggermi. Di te faccio volentieri a meno. Anzi, non ti saltasse mai di venir da me: a pedate nel sedere ti caccio. :-) E fatti controllare il pc da un vero tecnico, non dall’amica che ti consiglia rossetti e scarpette. Amen.
@ ANTONIO
Vuoi rimanere sul tecnico? Bene. Anche così, l’analisi non è tale. Sono informazioni che si vedono a occhio nudo. Per chi usa Firefox, poi, basta cliccare sulla pagina web, tasto destro, si apre menù a tendina, si sceglie “visualizza info pagina”, e l’utente si trova davanti informazioni tecniche, a mio avviso più interessanti, di quelle qui fornite. E che lo ripeto, sono evidenti pure a un cieco. Letto anche il disclaimer: mi chiedo che senso ha analizzare un blog così, senza guardarne ai contenuti, o perlomeno come questi vengono organizzati. Ah, già, font verdana e posted by. Accidenti che gran sforzo analitico!
Per quanto odioso hjk ha detto il vero: vi ha fatta una mezza recensione vera. Ringraziatelo.
E salutatemi Eva Risto, sempre. Anche Francesca, sempre. Anche quando non intervengo, per favore, salutatemeli ‘sti bravi ragazzotti. :-)
va be’ hjk te la do vinta a meta’..
Iannox, probabilmente gli altri non hanno un buon antivirus. Comunque complimenti per la misoginia, ti mancava, fra tutte le altre tue doti….
fem
@ FEM
Sì, certo: gli altri non hanno un buon antivirus. Quello di Francesca è made in RUSSIA, approvato da Putin in prima persona che l’ha testato a modo suo ovviamente. :-)
Sì, certo, misogino… questa sì che è da ridere… Vabbe’, je so’ pazzo Ah Ah Ah Ah
guarda non provo piu’ a connettermi con il tuo bel sito perche’ un paio di settimane fa ho poi perso tempo prezioso a disconnetermi, fare lo scandisk, mettere in quarantena e cancellare manualmente.
Per la cronaca ho NOD32… fai un po’ tu che te ne intendi di informatica avanzata e di rossetti… :-))
fem
(se pero’ di tutta NI qui commentano solo lumina, Iannox e la sottoscritta che e’ una novellina del blog, chissa’ che figuraccia ci fa povera NI, non se lo merita)
@ FRANCESCA
Evidentemente l’hai configurato con la cipria. Che ti devo dire? :-) Sei la sola. Credo tu capisca che la cosa è a dir poco strana, cioè ridicola. Fallo per te: non strombazzare più ‘sta storiella che fa solo ridere i pesci e poi quelli mi muoiono affogati. ^__^ E poi a forza di strombazzare non ti metti in buona luce. Quindi, acqua in bocca, Babe. :-) Non lo capisci da te, Babe? :-) Ma come ti ho già detto, non sento la tua mancanza. Comunque se hai bisogno d’incipriarti il nasino e farti bella, la toilette per le Signore è subito dopo la mummia di Stalin. Ho detto dopo Stalin, non dopo il Palazzo d’Inverno. :-D
L’ultima uscita che ti sei sparata non te la commento neanche: si commenta da sé. :-(
Buona serata in ogni caso,
g.i.
Ringrazio Francesca e hjk: i piccoli problemi di validazione e accessibilità ci sono; uniti ad altre magagne (che non sto a descrivere qui) mi spingono a programmare una revisione della presentazione del sito nel futuro, quando avrò del tempo (quando mai?).
Commenti recenti: Quando un anno fa ho pensato se mettere i commenti recenti in home (lo chiedevano anche altri indiani), ho concluso che ciò avrebbe caricato troppo il server deteriorando le prestazioni generali (riceviamo un fiume di commenti,sono 55.000 in totale adesso).
Antonio ed Edo: sono curioso di leggere le analisi sui prossimi blog e confrontare le vostre considerazioni con altri dati e parametri.
Per fare un collegamento, qualche tempo fa in Blogbabel [1], progetto a cui partecipo, avevamo discusso se usare l’accessibilità come un parametro nella valutazione dei blog; non se ne fece niente.
[1] http://it.blogbabel.com
Posso suggerire Giuseppe Iannozzi come prossimo blog da recensire? Il perfetto lit blog non può mancare nell’olimpo della blogorama!
Caro Iannox ho appena mandato via e-mail a Edo Grandinetti la videata del messaggio del virus che compare appena entri nel tuo sito.
Ovviamente NON e’ un fotomontaggio, baby…
fem
(se non hai la coda di paglia, fattela inviare da lui, io a te la mia mail non la do)
piccola richiesta:
una sala giochi, così che la bacheca si conservi per gli annunci…
:-)
@ FRANCESCA,
Ma cara Francesca, io la tua e-mail non la voglio.
Non metto in dubbio che tu veda un virus: ma chissà come l’hai configurato l’antivirus!
Io Edo non lo conosco né vedo il motivo d’importunarlo: te lo dico per l’ultima volta, se hai l’antivirus impostato in un certo modo, che ne posso sapere io che gli hai detto di fare e di non fare, capace che un giorno veda pure te, che sei la proprietaria del pc, come un virus. :-) Scherzo ma non troppo. Magari il livello che gl’hai dato, che ne posso sapere, vede un innocuo tracert come virus. Comunque, lo visitano almeno 150/200 persone al giorno il mio blog, solo tu ti lamenti.
Per favore, se usi l’automobile, prima portala dal meccanico: non metterci le tue manine, lo dico per il tuo bene. :-D
OK. Coda di paglia, come volevasi dimostrare.
Prometto di non importunarti mai piu’ caro Iannox e lascio il tuo blog ai tuoi fan
adieu
fem
cari bizantini, adesso li avete visti all’opera, soprattutto il finto muscolare, quella simpatica figurina palestrata che si nasconde dietro la lucina con nick (virale) incorporato: regolatevi per il futuro: più gli date corda, soprattutto usando il garbo e il tatto delle vostre controrepliche, più verrano a scassarvi ‘l’arredo del locale’ e a ridurlo a una pattumiera o a una succursale del reader’s digest in gita premio aziendale.
i miei migliori saluti e auguri di buon lavoro.
p.s.
@ fem
devi avere uno stomaco di ferro, cara, per continuare a masticare ‘quel’ manicaretto. ti vedo talmente presa nella improba impresa della digestione, che finisco anche per
comprendere come mai non ti sei accorta delle sostanze misogine con cui condisce sempre le pietanze, cioè se stesso.
comunque, e scusami se te lo faccio notare, un errore lo commetti anche tu, ma non preoccuparti, solo il suo compare, il commesso viaggiatore della rete elettrica, non ne fa. ecco, non è vero che ad accogliere gli ospiti di quell’ospizio di cui parli sia un virus: lì di virus non ce n’è: salvo non considerare tale il direttore in persona.
ciao, cara. permettimi di consigliarti di cambiare dieta.
tua eva.
Facciamo così, segnami qui che errore ti segnalerebbe il tuo antivirus. Mi fido. Ti verrà fuori sicuramente un messaggio, se c’è un virus sul mio blog. Segnamelo qui. Tanto oramai, che aggia fa’. Porto pazienza. :-)
@ CACCA ZEN
No, il mio blog non è perfetto. Ci mancherebbe.
Recensite invece Wu Ming. Loro sì che meritano. Nel senso: un Dedalo è un giochetto da ragazzini, se ne viene fuori subito. Con il sito dei Wu Ming entri e ti perdi: sempre ammesso che uno riesca a capire dove cliccare. :-((( Sarà validato, ma sempre peggio d’un Dedalo è.
E ora basta: tanto da Cabaret Bisanzio non mi arriva nessun accesso. :-)
‘Notte
iannò sono una profiler accurata e ci rientri all’80%, il restante 20 devo verificarlo…
@ CACCA ZEN
Te dico che te sbagli. E damme retta, figliola bella. :-)
la recensione analitica di un sito è una nuova scienza(quand’ero più ingenuo volevo crearne una ad hoc per determinare gli acquisti nel mercato azionario da contrapporre all’analisi tecnica e a quella fondamentale,che osasse valutare la casa virtuale di un’azienda quotata).Come le nuove scienze è più che mai un work in progress.E quando si sperimenta è facile cadere nel rischio di fare la figura dei dilettanti.Ma non è un valido motivo per non provarci.Buon proseguimento
mi piace perchè è minimalista, però per trovare una cosa ci devi buttare il furetto. a.
Non si può discutere con chi ha l’atteggiamento di un bambino che deve ancora andare alla scuola elementare per imparare l’alfabeto e pretende di poter fare l’analisi di un libro di letteratura. Senza umiltà non c’è scambio di conoscenza.
Dimenticavo. Per fortuna, leggo qui un intervento di una persona che mastica l’alfabeto informatico e sa di cosa parla e non come Eva Risto il cui contributo risulta così…significativo.
Ognuno faccia il mestiere che gli compete e non si inventi ciò che non sa!
P.S per fortuna ne faccio tre di professioni nella mia vita.
altre tre oltre lo sborone?
‘Senza umiltà non c’è scambio di conoscenza.’
questa me la segno, visto il pulpito di incommensurabile presunzione e boria intellettuale da cui promana.
@hjk
hai scritto: “I vari luminamenti, ferrigno e compagni hanno ragione. La recensione è banale”
Be’, non ho detto che la recensione è banale, la ritengo acuta e propositiva: dice cosa c’è di buono e cosa potrebbe essere migliorato.