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Io di Mastrolindo ho abbastanza paura
di Micol
Prima.
Sto camminando in mezzo alla festa con un gintonic in mano e a un certo punto una sconosciuta con un terrificante vestito giallo con perline anni Sessanta mi ferma e mi dice: scusa, ti sto guardando da un po’. Posso chiederti una cosa?
Io: ehm, sì, dimmi.
Lei: posso farti una foto?
Io: perché?
Lei: [omissis di complimenti] e poi perché sono un’artista.
Abbè.
Finisce che mi salva l’amico Attore due volte. Innanzitutto perché è molto più egocentrico di me e facciamo la foto insieme. In secondo luogo mi salva dalla dichiarazione d’intenti della sconosciuta trascinandomi fuori.
Dico: oh, ma stai tranquillo.
Lui: ma tu sei davvero una rincoglionita, ma si può? Una pazza sconosciuta lesbica ti chiede una foto e tu dici sì?!
Io: ti pare che mi sarei mai imboscata con una che indossa un vestito così brutto?
Seconda.
Cambiamo locale alle 2 passate e andiamo nel mio preferito. C’è una serata orrenda drumm and bass. Il posto è stracolmo di ragazzini allupati a cui non accenno perché non se lo meritano e di neri giganteschi, che invece meritano una menzione d’onore.
Sto ballando coi miei codini e arriva un tipo, insomma, un bel tipo e mi dice: Ciao, posso essere il tuo compagno di vita?
Dico: ellamadonna! Comunque no, grazie. I compagni ce li avevo all’asilo.
Preciso che non c’era manco un po’ di ironia, in questa frase. Ci fosse stata ironia lo giuro, avrei preso in considerazione di parlarci.
Terza.
Sempre ballando, i miei amici mi indicano un tipo enorme, mastodontico, tipo Mastrolindo nero. Ivi compresa una canottiera bianca con sopra un giubbotto di pelle nera. Mancavano i catenazzi, ma ci siamo capiti.
Questo tipo è sinceramente un modello: imbarazzante per quanto è bello. Ci siamo intesi? Ecco.
Comunque l’adone solitario ci passa vicino e mi fa l’occhiolino (è l’effetto codine, lo so).
I miei amici stanno sbavando e io dico: oh, mi ha fatto l’occhiolino!
E loro: mavaaaaaaaaa, figurati!
(Hanno molta considerazione delle mie doti seduttive, come appare lampante).
Io dico: oh, checcazzo, allora avrà un tic all’occhio.
Cioè, mi convinco mestamente che abbia il tic.
Mi sposto verso il bar con gli altri e a un certo punto vengo cinta alla vita, il che, come immaginate facilmente, mi dà immediatamente noia. Cinta alla vita da Mastrolindo. E ok, d’accordo, è vagamente meglio che cinta alla vita da un minorenne.
Mastrolindo mi dice: ciao.
Io: ciao.
Lui: tu mi piaci.
Io: grazie.
Lui: come ti chiami?
Io: Micol.
Lui: Maicol?
Io: no, Micol.
Lui: Maicol, tu mi piaci.
Io: grazie.
Lui: mi piaci tanto.
Io: ti ringrazio.
Lui: davvero, mi piaci proprio tanto.
E io, che penso di parlare col nulla, dico: grazie proprio tanto.
E mi districo dalle sue braccia iperpompate.
Dopo un po’ decidiamo di andarcene, alla fine sono le 4 ho un sonno pazzesco e una tosse spaventosa, ma Mastrolindo, non pago, mi intercetta ancora e stavolta mi prende la testa tra le mani e mi biascica all’orecchio (appena sotto i codini).
Dice: stai qui con me e poi ce ne andiamo via.
Io: grazie, ma no.
Lui: dai, non te ne andare via, stai con me.
Io: grazie, sei gentile, ma preferisco andare via.
Lui: ti tengo io.
Io: eh?
Lui, ormai completamente adeso alla mia superficie corporea: sì, ti tengo io.
Eccheccazzo, penso.
Dico sorridendo e facendo leva sui suoi pettorali (che comunque sono uno spettacolo): grazie, ma devo andare.
Lui: rimani, stai qui con me.
Io a quel punto cerco di levarmelo di dosso e mi sto innervosendo. Rimango concentrata sul fatto che voglio andarmene.
Gli do una gomitata sugli addominali e mi sembra di aver sbattuto contro un muro. Lui desiste.
Mentre mi allontano con i miei amici, l’Attore, che ha assistito alla scena, mi dice: maporcputtlamiser, io non ti capisco: ma nemmeno il numero di telefono, gli dai?
……
21.04.2009 20 Commenti Feed Stampa
20 Commenti
Commentaha ragione l’attore.
potevi almeno dargli il mio, che diamine.
Mia cara, povera, piccola, annoiata Micol, deve essere COSÌ terribilmente dura per te. esci di casa e BAM, ci provano con te e CLICK, una foto e una lesbica, o BUM fori uno pneumatico e subito uno sfigato ci prova con te o BLINK e dei nigga giganti sono pronti a chiavarti, SKIZ e insomma, credo si sia capito. potrei andare avanti le ore a raccontare la tua vita come se fosse la mia, le tue pazzeh serate come se fossero le mie. ma non interessano a nessuno, le mie, e pure le tue. Grazie comunque per averci provato (e a tutti quelli che ci han provato).
ok, passami il numero, tanto lo vedo ogni 15 giorni.
tutta questa ironia mi inibisce, maddie.
339 3493895
grazie.
ti devo una birra.
lo vedi, maddie.
ZAC e ho una birra che mi aspetta.
Micol, tu non capisci l’arte concettuale. o forse sono io. forse tu usi una grammatica tipo polygen per generare i tuoi articoli e per questo a me sembrano tutti uguali.
LINK e prova con questo:
http://www.polygen.org/it/grammatiche/cultura/ita/melissap.grm
Maddie, un consiglio per rimorchiare: più levità.
Solo così una donna di media intelligenza può passar sopra alle tue discutibili letture.
quali letture?
Io posso offrire una birra a maddie?
maddie, almeno dai un’occhiata ai tuoi link.
collettivo: maccerto, sono per la libera circolazione di malto e luppolo.
Meddie, girano strane voci sulla tua mascolinità. Ma io me ne frego, Meddie. Con tattica, strategia, abnegazione, forza e popper…io ti amerò lo stesso.
cara micol. certo che leggo i miei link, ma allora tu davvero non capisci, passi che fai l’editor, ma sforzati di capire perchè ho linkato polygen. bah.
collettivo, ok grazie per la birra.
Maddie, su, non te la prendere. Il mondo è brutto, stanco, cattivo, pieno di editor antipatici e non calcola i tuoi link se citano Melissa P e la generazione dei vocaboli, a meno che a generarli non sia Queneau. Ma non mi pare. Tu però puoi andare a prenderti una birra in compagnia e non leggere quello che scrivo.
Sei doppiamente fortunato.
Io farei una ola, non so tu.
più che altro il mondo è pieno di persone come te, generatori umani di racconti in serie che che non riescono ad essere né Quenau né generatori di grammatiche casuali, ma semplicemente persone banali con raccontini che troverebbero una collocazione più consona su top girl.
mi piace la lotta tra donne (ammesso che lo siate entrambe, e che siano entrambe discinte).
maddie è maschio, oooohhh.
convincetevene.
catfight!
[qui i commenti sono sempre meglio dei post.]
una sola cosa: top girl ha tutta la mia stima.