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Per un nuovo miracolo pisano
E che è? La Confindustria sì e io no? Non sia mai. Ecco anche il mio decalogo per il prossimo governo. Si tratta di dieci punti nè di destra nè di sinistra, imparziali, super partes, apolitici. In definitiva: vanno benissimo per il Partito Democratico. Se danno retta a me, vedrai poi mi rammentano.
1. Governabilità
- Si fa come dico io.
- Riforma della legge elettorale: chi non vota me, non vale.
- Luilì (ad esempio) mi sta sui coglioni: raus, miniera.
2. Conti pubblici
- 2+2=4
- Pareggio di bilancio entro il 2010; se poi non ci si facesse, va bene uguale. L’importante è provarci.
- Riduzione del debito pubblico: basta comprare gli scooteroni a rate.
- Introduzione del metodo di pagamento americano “to death father”.
3. Fisco
- Non mi venite più a chiedere soldi, perché io non vi cao mai.
- Abolizione dell’Iva.
- Abolizione dell’Irap.
- Abolizione dell’Ires.
- Abolizione dell’Irpef.
- Abolizione dell’Herpes.
- Abolizione del Milan.
- Abolizione.
4. Lavoro
- Detassazione degli straordinari, dei premi di risultato e di un altro po’ di cose che poi ve le dico dopo, adesso non ho tempo, comunque vi potete fidare alla grande, il fatto che abbiano a che fare con delle piccole cifre che ho esportato nottetempo oltrefrontiera per depositarle su alcuni conticini che dico io non vuol dire assolutamente niente ed è una pura coincidenza da attribuire al caso.
- Introduzione della patente a punti per i datori di lavoro: per ogni dipendente deceduto per morte bianca, zac, un punto in meno. Quando uno finisce i punti, glieli ridiamo, ma solo se li chiede per favore. Mi dispiace, ma per certe questioni è venuta l’ora della mano pesante.
- Basta con la distinzione tra lavoratori stranieri e lavoratori italiani: consideriamoli tutti stranieri e facciamo finta che non capiscono l’italiano, così non se ne parla più.
5. Semplificazione
- Ridurre gli ostacoli burocratici: per aprire un’azienda, basterà chiuderne prima altre due.
6. Energia e Ambiente
- Possibile che l’attacco solare del Daitarn III serva solo a far fuori i Megaborg? Chi è che ne ferma lo sviluppo a scopo civile? Legambiente? I Verdi? Marina Ripa di Meana? Che vadano affanculo: attacco solare per tutti.
- Ripristino delle centrali nucleari. Dice in Ucraina ci sia un vecchia centrale dismessa ancora piena di tanti bei pezzi di ricambio usati pochissimo: si acquistino.
- Rigassificatori in ogni dove, basta che non siano nel triangolo Pisa-Livorno-Volterra, perchè a quel punto lì mi rompebbero un po’ il cazzo.
- Installazione, in Umbria, di una grande dinamo del diametro di 10 kilometri, in grado di far accendere i lampioni a tutto il Paese. Per farla girare, ci organizzeremo con i senegalesi.
7. Infrastrutture
- Via libera alla bretella Torino-Lione-Sydney.
- Via libera al ponte che finalmente unisca la Sicilia con la Sardegna, come accade in ogni paese civile.
- Potenziamento (altro che dismissione) di Malpensa tramite la costruzione di uno spiazzo parecchio grande nel quale possano atterrare astronavi spaziali lunghe da qui a laggiù e che quando pigi un determinato bottone diventano dei robot giganti coi raggi laser e i missili fotonici, bestiale, fiuum, sbum, ratatatatatatata, sei morto.
8. Istruzione
- Promuovere la competizione tra scuole tramite meccanismi virtuosi come rubamazzo, subbuteo, palla avvelenata, strega-comanda-color, rava (te ci metti il culo e io la fava), gara di rutti, chi piscia più lontano.
- Riconoscere il merito tra gli insegnanti; poi, una volta trovatolo, raus, miniera anche lui.
9. Ricerca
- Aumentare il Pil destinato alla ricerca. Appena capisco cosa cazzo sia il Pil, giuro che lo aumento, ma no di poco, di tanto.
10. Mezzogiorno
- Ma anche mezzogiorno e un quarto, va bene lo stesso.
- Chi se la sente, lotta alla criminalità e al racket, ma non è che si può stare dietro a tutto, specie se questa fantomatica lotta comporta di rimanerci secchi o, peggio ancora, che mi brucino il SUV con i CD di Anna Tatangelo dentro.
5.03.2008 6 Commenti Feed Stampa
6 Commenti
CommentaTroppo forte, Sauro. Ihihih.
Giovanotto,
vedo che almeno un punto del suo programma (abolizione del Milan) si è brillantemente realizzato ieri sera.
In quanto al resto… tante buone intenzioni ma poca cosa rispetto al programma del Partito del Vecchio Amico! (http://edizionistacchia.splinder.com/tag/partito_del_vecchio_amico)
Con tutto il rispetto… ma sul serio lei ritiene di poter competere con JOHNNY TARALLO???
Sul serio vuole correre contro chi ha una marcia (ed un gamba) in più?
Ci rifletta… ritiri la candidatura… si faccia servire…
cordialmente,
Cav. Marcello Stacchia
Il tuo pur validissimo programma ha bisogno di due cose: un volto, qualcuno che ci metta la faccia, e uno slogan conciso ed efficace. Per tua fortuna ho la soluzione a entrambi i problemi:

“Rubare ai poveri per dare ai ricchi!”
Lei e’ l’uomo del futuro, e’ lei.
Io avevo pensato a uno slogan e a una faccia del genere (l’avevo messa anche nel post, ma non è apparsa):
Per il Cav. Stacchia: nessuno riuscirà a distogliermi dalla mia missione! (a meno che non ci si metta d’accordo. Ella cosa mi offre?)
Grazie a Ludovica e Nicolò. C’è bisogno dell’apporto di tutti. Rialzati Italia! Rimbocchiamoci le maniche: armiamoci e partite.