Cabaret Bisanzio, laboratorio di finzioni > Zibaldone > l’augello
l’augello
sento l’augello
fischietta giulivo
io non lo sono
giulivo
dopo che l’ho sparato
anche l’augello
è più
pensieroso
28.09.2007 2 Commenti Feed Stampa
Cabaret Bisanzio, laboratorio di finzioni > Zibaldone > l’augello
sento l’augello
fischietta giulivo
io non lo sono
giulivo
dopo che l’ho sparato
anche l’augello
è più
pensieroso
28.09.2007 2 Commenti Feed Stampa
2 Commenti
CommentaGiovanotto Catalano,
se il Cavaliere ha un pregio, quello e’ la capacita’ di riconoscere il talento: lei ha la stoffa per diventare uno scrittore esordiente della Stacchia. La storia dell’augello mi ha tanto ricordato quando, nel ’77, regalai al Marinati (che lamentava il fatto di sentirsi tanto solo) un merlo parlante… Tempo due giorni mi richiama e mi invita a cena… quando presenta a tavola un arrostino di chiara origine volatile pennutesca (e avendo notato la gabbietta del merlo indiscutibilmente disabitata) gli chiedo: “Roberto… cosa hai combinato???”.
“Quel bastardo mi ha offeso! Se lo meritava!”.
Imbarazzato, alterato e appesantito dal troppo aglio immesso nella farcia dell’arrosti, me ne torno a Palazzo Stacchia e incrocio lo Steregoni che mi fa:
-“Il merlo ha detto qualcosa?”
-“Il merlo? Non ha potuto, direi… eppoi cosa avrebbe dovuto dire?”
-“Gli ho insegnato un certo numero di parolacce e bestemmie assortite per fare uno scherzetto a Roberto Marinati! Ah, ah, ah…”
Una triste storia…
Cordialita’,
Cav. Marcello Stacchia
egregio cavaliere,
sarò onoratissimo di entrare un giorno nella prestigiosa scuderia stacchiesca.
la bacio e l’abbraccio virilmente.
suo.