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Nuovo Cinema Tipiglioperilculo
Ieri sera ero lì che guardavo un film alla televisione (dove c’era un poliziotto che somigliava tantissimo a Superciuk), quando ad un tratto, del tutto all’improvviso (credo sia la prima volta che succede), è arrivata la pubblicità. Sullo schermo sono apparse delle immagini. C’era quel bimbetto che fece “Nuovo Cinema Paradiso”, c’erano le foto di Falcone e Borsellino, delle stragi di mafia e di terrorismo, di Veronesi (il medico), della Hack, di Totò, di Pertini, delle grandi personalità italiane universalmente riconosciute. E poi c’era la voce di Ricky Tognazzi che diceva che noi siamo così, che a volte facciamo bene e a volte male (bimbo NuovoCinemaParadiso che guarda stupito), che i fatti ci cambiano, che le grandi persone ci danno l’esempio (bimboNuovoCinemaParadiso che guarda ancora più stupito), ci aiutano, ci “legittimano nell’essere autentici e veri” (?) (bimbo NuovoCinemaParadiso che ride gaudioso) e allora appartengono a tutti noi e a nessuno. Oh, allora bisogna che ve lo dica: mi sono commosso. Hanno cominciato a scendermi le lacrime. “Boia, ha ragione”, mi sono detto, “dev’essere una specie di Pubblicità Progresso, fanno bene a fa’ queste cose qui, così ci mettono nella testa un po’ di senso civico, a noi italiani”. Poi, alla fine, ho scoperto che era la pubblicità della Fiat Cinquecento. Allora mi sono alzato, in silenzio, mi sono messo i pantaloni (ero in mutande) e sono uscito con la mia vecchia OPEL Astra e sono andato ad inquinare un po’ le colline intorno a dove abito io, così, tanto per fare lo stronzo. Il fatto è che non mi piace essere preso per il culo, men che meno da Ricky Tognazzi pagato dalla Fiat. L’unica cosa che mi dispiaceva è che non ho visto finire il film, ma me lo sono fatto raccontare e credo di averci guadagnato, ad uscire.
10.07.2007 27 Commenti Feed Stampa
27 Commenti
Commentaio pure mi sono prima commossa e, subito dopo, parecchio incazzata. credo che la pubblicità in questione meriterebbe il “premio paraculo dell’anno”, che forse potremmo istituire all’uopo. su una cosa, però, hanno ragione: la Fiat è patrimonio di tutti. Lo credo, a forza di contributi per salvataggi ciclici e casse integrazioni ricorrenti, hanno dissestato le casse dello stato, cioè le nostre, anche le mie le tue e le sue. La Fiat è di tutti. Peccato, però, che il “busco” (come si dice dalle mie parti) è solo di Marchionne & Co.
Sarò di parte, ma la trovo una bella pubblicità invece.
Una pubblicità che vuol semplicemente associare la FIAT, e la nuova 500 all’ Italia ed agli italiani, nel bene e nel male.
Ma forse dovevano piazzarci una gran pezzo di gnocca per renderla più sopportabile……
;-D
Per la verità appena cominciano pubblicità siffatte (appartenenti, direi, al filone inaugurato dalla Barilla anni e anni fa, non so se ricordate) scatta automaticamente dentro me un meccanismo di autodifesa, tipo termostato quando si supera una certa temperatura.
La paraculaggine dello spot è intuibile fin dagli esordi. Ma dai, mescolare il marchio Fiat con Falcone e Borsellino e De Gasperi e non ricordo chi altri, Cannavaro che alza la coppa c’era oppure no?
Nondimeno son rimasto fino alla fine, per vedere dove sarebbero andati a parare. Ed appunto la voce narrante ha dichiarato con solennità che certe cose appartengono a tutti noi. Pure la Cinquecento.
Ho commentato, e il tasso del ph è crollato immediatamente: “già, ci appartengono, basta tirar fuori 10.500 euri”. Senza optional, s’intende.
io non mi sono incazzato, forse sono troppo disincantato. Non mi sono incazzato né m’è venuto da piangere, s’intende. Però sul “Boia, ha ragione” mi sono sguarato dal ridere, grande sauro ;)
Grande Sauro!
Però la musica di sottofondo, di Giovanni Allevi, è proprio bella…
sarà per quello che mi sono distratta e non mi sono incazzata più di tanto.
:)
perchè voi, come avreste fatto quella pubblicità?
Ma perché guardate la TV? Non ci sono i cinema all’aperto dalle vostre parti? O la masturbazione di gruppo, per dire, o in single al limite.
evvai, finalmente una sana
Io prima di questo articolo non sapevo neanche dell’esistenza di questa pubblicità, pensa tu.
Io non sapevo neanche dell’esistenza della Fiat, pensa tu.
Io non sapevo nemmeno dell’esistenza di Sauro Sandroni. Però fa ridere, è uno a posto.
A ogni modo, ho visto la pubblicità su YouTube. Presentano la 500 come macchina degli italiani. Ma, visti i costi e il target (la macchina è pensata per competere con Smart e Mini BMW), c’è da chiedersi di quali italiani sia.
Dunque, vorrei puntualizzare alcune cose.
1. Io non è che ce l’ho in particolare con la Fiat. Però non mi piace che ci si attacchi biecamente alle poche cose buone che abbiamo o abbiamo avuto per vendere macchine, o frigoriferi, o cazzi di gomma, o quello che vi pare. Per la pubblicità, secondo me, niente funziona meglio delle donne nude. Però si eviti di far leva sui buoni sentimenti e sui ricordi della gente. Quelle cose e persone lì, che in televisione ci dovrebbero stare come minimo un giorno sì e l’altro pure, mettiamole in altre forme di intrattenimento. Ma la docufiction sulla cattura di Provenzano (per dire l’ultima cosa che mi è piaciuta in televisione) non ha proprio insegnato niente ai signori della Rai?
2. Pratico la masturbazione da anni, ormai, e con profitto, ma questo non vuol dire che non si possa praticarla guardando la televisione!Siamo seri, suvvia. Anzi, vi diro che da quando ci sono le pubblicità delle linee erotiche, le due attività si coniugano che è una bellezza.
3. Tomas, perchè dici che sei di parte? Non sarai mica Lapo Elkann in incognito? :-D
Grazie per l’attenzione.
sono di parte perchè
1- torinese di nascita
2- vivo a torino
3- tifo juve
4- lavoro nel gruppo FIAT
capisco il tuo punto di vista, ma bisogna contestualizzare la 500 e il momento.
A 50 anni esatti dal lancio della prima Fiat 500 che fece epoca e “ridisegnò” la società dell’ epoca, viene riproposta la nuova 500.
E quale modo migliore se non uno spot che la associa all’ Italia, con quelle parole, con quelle immagini e con quello slogan finale ?
In fondo, per chi l’ ha avuta, per chi l’ha guidata, per chi ci si è seduto anche solo una volta, la 500 è pur sempre un simbolo dell’ Italia, no ?
Per questo “appartiene a tutti noi” con quelle immagini credo che sia una gran bella pubblicità.
Che poi sia paraculaggine, non è che lo obiettò più di tanto, anzi, il marketing è questo.
Ma non mi sento preso per il culo da uno spot del genere, e anche su chi parlava di prezzo…
provate a fare un minimo di confronti tra modelli (comprensivi degli optional che dà la 500 modello base)…anche prendendo a paragone la 107 o la C1….
vedrete cosa vi danno le altre case automobilistiche….
P.S.
non ho alcuna percentuale nè sullo spot nè sulle vendite ^______^
1) A me sembra che utilizzare le foto di Falcone e Borsellino, quella di Capaci, quella della stazione di Bologna per vendere un prodotto e farci soldi sia vomitevole.
2) La storia d’Italia è la storia di una lotta contro la Fiat. Meno Fiat e forse non avremmo le città più inquinate d’Europa.
E’ sul filone dello spot “grandi marche italiane” che girava qualche mese fa. Non so se ve lo ricordate… Quello che diceva che eravamo bambini piccini picciò e che se siamo cresciuti lo dobbiamo a Scavolini, Barilla, Berloni… In sostanza il messaggio era: vi abbiamo dato così tanto che adesso avete un debito nei nostri confronti, quindi smettetela immediatamente di fare la spesa al discount e di comprare articoli cinesi, brutti stronzi che non siete altro!
E se facessimo noi uno spot per pubblicizzare il cittadino e il consumatore italiano che si è impoverito per fare crescere le grandi marche e fare ricchi quelli che adesso ci propongono un’auto minuscola a 12.000 euro facendocela pure passare per popolare?!?
Il filone poi è passato per quello spot Telecom che sfruttava le facce di tali Gandhi, Lennon etc..
Una volta che il marketing prende una strada è difficile che si torni indietro, come sulla tangenziale intasata di traffico.
12.000 euri? Informazione falsa e tendenziosa.
Beh… 10.500 però sì, e non son pochi.
Ciò premesso, a me la 500 intriga assai, se qualcuno me la regalasse non la manderei indietro.
Peraltro ove servisse per far crollare la popolarità della Smart, la Macchina di Topolino, ne sarei particolarmente lieto. Detesto la Smart, scusatemi.
P.s.
Per le masturbazioni di gruppo ci stiamo attrezzando. Provi a ripassare a settembre.
Antonio, mi sembra veramente riduttivo dire “La storia d’Italia è la storia di una lotta contro la Fiat”, è un punto di vista massimalista che non condivido, la realtà è molto più complessa e credo che la Fiat abbia fatto anche del bene a questo Paese (a Torino, città che conosco piuttosto bene, alla Fiat generalmente vogliono piuttosto bene).
Altro è la strumentalizzazione di pezzi anche dolorosi della nostra storia, con relative fotografie. Ti dirò che a me quella pubblicità non ha fatto una così brutta impressione, nonostante la furberia… comunque qui invadiamo il campo del de gustibus.
@Marco
certamente è riduttivo, ma qui si parla di uno spot Fiat. La Fiat ha fatto bene? Certo, anche, soprattutto ai suoi padroni. Però grazie (anche) alla Fiat abbiamo città invivibili, automobili su tutti i marciapiedi, aria irrespirabile, trasporti non su gomma da terzo mondo. Basta?
Puntualizzo:
– nell’elettrodomestico più amato dagli italiani si possono vedere anche cassette e dvd. Che è anche più interattivo
– al primo posto avevo messo il cinema all’aperto. Mi sarei aspettato battutacce sulle zanzare. E invece (tutti porcelloni qui?) vai di masturbazione, les deux pieds dédans…
– guarda che sono maschio, Wilmer
– ho mollato la macchina nell’inverno 89/90. e la patente nel ’97, per la cronaca
Fine intervento
“Però grazie (anche) alla Fiat abbiamo città invivibili, automobili su tutti i marciapiedi, aria irrespirabile, trasporti non su gomma da terzo mondo. Basta?”
Maddai! Fai prima a prendertela con la rivoluzione industriale, allora! :)
@Silviù
Très bien, alors vada per “sano” al posto di “sana”. Ad ogni modo il succo rimane quello.
(@ Marco vs Antonio)
Cioè, se vogliamo tirare in ballo la rivoluzione industriale allora spegniamola proprio la televisone.
io so che alla fine ci stavano bene i Nine inch nails, così effetto sorpresa. E i gemiti ti Tognazzi che si strozza.
Intanto leggete questo di WM 5. Più difficile di Guy Debord. Più complesso di un Jean-Luc Godard post-Brechtiano.
“un’asse Montezemolo-Veltroni nella post-Italia marcescente le cui esalazioni salgono fino alla stratosfera nel cielo estivo della fine del decennio” (wm5).
Da scrittore quale io sono, vorrei chiedere al signor wm5, ma l’asse Montezemolo-Veltroni è un’asse da stiro?
No, professore: quella che dice lei è l’asse Tremonti-Foppapedretti.
Ho capito! Allora l’asse “Montezemolo-Veltroni nella post-Italia marcescente” è la “tavoletta, coperchio con cui viene chiuso il WC”.