Cabaret Bisanzio, laboratorio di finzioni > Letture > Scusa se ti mando affanculo, il libro dell’anno
Scusa se ti mando affanculo, il libro dell’anno
L’autore: Gianni Muco nasce a Roma, da famiglia agiata, il 25/5/1964. Fin da ragazzo, eccelle negli sport e nell’automobilismo: recentemente intervistato dalla rivista “Il cuaderno”, un suo insegnante del liceo ricorda “…l’ultimo, ma dico l’ultimo che mi sarei aspettato che divenisse uno scrittore, e così di successo, è proprio Gianni. Passava il suo tempo a molestare le compagne e quando queste lo mandavano a quel paese, lui si scusava pure!”. Il romanzo “Scusa se ti mando affanculo” è la terza e conclusiva parte della trilogia iniziata con “Tre metri sottoterra” e proseguita con “Ho voglia di tè”, opere entrambe osannate da pubblico e critica. Oggi, Muco vive in un loft nel quartiere Prati a Roma, dove lavora e vive con la sua compagna di sempre, Romina Powell. A chi gli chiede se è parente della più famosa Romina, Muco è costretto a spiegare ogni volta che il cognome finisce in “ll” e non in “r”. Ciò lo ha condotto ad un crescente solipsismo, interrotto solo dalla compagnia del gatto Silvestro, e della stessa Romina.
L’opera: Dopo aver attinto al mondo ed al linguaggio degli adolescenti romani, Muco produce la sua opera più matura e con i più accentuati connotati autobiografici: “Scusa se ti mando affanculo” appena pubblicato è già oggetto di idolatria da parte di giovani e giovanissimi. E’ la storia di Amintore e Jessica, due fidanzati amanti delle passeggiate in villa, dove lui si ritrova spesso a spingere la sua compagna per farle evitare le cacche dei cani per terra, chiedendole scusa ogni volta. Un bel giorno (o un brutto giorno) Amintore non si avvede che accanto alla cacca che vorrebbe far evitare a Jessica ce n’è una ben piu’ imponente, lasciata da un San Bernardo taglia maxi; Jessica affonda negli escrementi, mentre Amintore si scusa per l’ennesima volta. Il romanzo si chiude con le incisive parole di Jessica: “sì, scusa… sempre scusa… scusa se ti mando affanculo!”.
La critica: “Gianni mi ricorda me stesso com’ero da giovane: impulsivo, appassionato, sboccato, amante di ogni eccesso… nulla frena la penna caustica di Muco, anche il linguaggio usato (mutuato dall’attenta osservazione del mondo giovanile) non conosce limiti e censura, a partire dall’irriverente titolo!
“Scusa se ti mando affanculo” è un viaggio tra amore e feci, tra sentimento e linguaggio osceno, sempre con rigore morale ed estetico di altissimo profilo” (Henry Charles Bukowski, scrittore)
30.05.2007 14 Commenti Feed Stampa
14 Commenti
CommentaMi hanno detto che da questo libro verrà presto tratto un film con Laurence Olivier (Amintore), Orson Welles (Jessica) e Riccardo Scamarcio (la cacata del San Bernardo).
Giovanotto,
mi chiedo solo una cosa: come fanno queste notizie, che mi hanno assicurato essere “riservatissime”, a giungere al volgo?
Chi e’ la talpa?
Me ne lamentero’ personalmente con il dott. Paramount!
cordialita’,
Cav. Marcello Stacchia
Gentile Autore, noto che il Suo articolo manca di dare l’adeguato rilievo al fatto che la signorina Romina Powell, convivente del Nostro, altri non è senon la sorella minore del ben noto Baden Powell, fondatore dei boy-scout. Questo elemento non può essere espunto da una analisi attenta della straordinaria sensibilità del Muco nei confronti del mondo dei giovani.
sempre sua,
M
In realtà, Lady Margarine, Romina Powell è anche cugina di secondo grado di Asafa Powell, noto atleta caraibico che dedicò alla sua più famosa parente il suo record sui centro metri del 2005 (quello del 2004 lo aveva dedicato al suo carrozziere).
Giovanotto,
consideri anche che la Sig.ra Romina e’ sorella del compianto Cozy, gia’ batterista di gruppi rock che tanto piacciono a voi giovini.
Cio’ ha molto influito sulla personalita’ del Muco, invidioso della vita spensierata del cognato musicista: pensi che in un attimo di follia, una volta, si incateno’ con tanto di lucchetto alla grancassa di Cozy. Liberato con la forza (e’ in quell’occasione che gli fu amputato l’indice della mano destra, e neanche tanto per sbaglio!) per protesta medito’ e realizzo’ un gesto estremo e sensazionale: si incateno’ ad un lampione a Ponte Milvio!
Ma pensi quant’e’ strana la vita: nella sua visionaria follia creativa, Muco diede il “la” ad un rito collettivo, ancor oggi in voga tra i giovini del suburbio romano.
Con quest’aneddoto La saluto caramente,
cav. Marcello Stacchia
Esimio Cavaliere, Lei ci impara sempre un mucchio di cose. Inutile dirLe che è stato un piacere.
Scusate l’ignoranza, ma questa Romina è imparentata anche con Bud Powell?
No, con Bud Powell sono solo omonimi. In compenso è nipote di Bud Spencer, nome d’arte di Bud Powell.
Non c’è niente da fare, bisogna avere almeno 3 generazioni di intellettuali alle spalle, per addivenire al vero Genio. E muco, modestamente, lo E’.
Romina Power è la figlia di Tyson Power il famoso pugile sponsor di altrettanto famosi integratori salinici.
cari giovanotti,
mi spiace, ma Romina Powell è la figlia illegittima di Colin Powell, da questi concepita con Madeleine Albright in una pausa del Kennedy Round del 1964. Solo la generosità del futuro segretario di stato americano ha consentito a Romina di conoscere i suoi natali, se si trascura la carnagione ambrata. E’ però una fan di Bud Spencer, che giudica “un precursore, forse eccessivamente derivativo”.
Vostro
cav. Stacchia
Che delusione!
Io ci speravo veramente fosse figlia illegittima di Bud Powell.
Le avrei chiesto se sapeva cosa diamine avesse detto suo padre a quel poliziotto per farsi pestare così.
E cosa si prova a fare l’elettroshock.
Questa è una cosa che ho sempre voluto sapere…
Quindi Colin Farrel non c’entra niente?
cari giovanotti,
quanto all’elettroshock, chiederò al nostro Glauco Longhi, che ne ha fatti cicli e cicli. Pensi che gli è tanto piaciuto che si è fatto un apparecchio portatile, per farselo quando gli viene voglia.
Colin Farrel è l’altro figlio segreto di Colin Powell, al quale però stavolta ha dato il nome, e non il cognome.
vostro
cav. Stacchia